A cinquant’anni dalla scomparsa dello scrittore e giornalista Dino Buzzati, la Fondazione Filiberto e Bianca Menna intende dare nuova voce alle sue seducenti eppure poco note storie dipinte attraverso un articolato programma di incontri e di laboratori didattici.
L’iniziativa, che ha il patrocinio della associazione Dino Buzzati e il sostegno della Regione Campania, intende riattraversare e mettere in atto soprattutto la riflessione sull’arte condotta da Buzzati, indagando anche le differenti forme che la sua produzione letteraria ha trovato nel linguaggio cinematografico.
Centrale in tutti gli appuntamenti del programma Le storie dipinte, curato per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna da Massimo Maiorino e da Stefania Zuliani, direttrice artistica della Fondazione Menna di Salerno, è infatti il rapporto tra testo e immagine, un rapporto in cui Dino Buzzati ha riconosciuto uno spazio di ricerca necessario, rivendicandolo addirittura come primo mestiere: Buzzati infatti si diceva “vittima di un crudele equivoco. Sono un pittore il quale, per hobby, durante un periodo purtroppo alquanto prolungato, ha fatto anche lo scrittore e il giornalista. Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o che scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie”.
Primo appuntamento del ciclo Le storie dipinte sarà il reading Visioni in cui l’attrice Micol Ferrigno darà voce a una selezione di testi dedicati da Buzzati all’arte e alle sue figure.